
Favorire
l’occupabilità e accompagnare l’individuo e le organizzazioni di lavoro nella
gestione delle molteplici transizioni in corso, attraverso un ripensamento
sull’orientamento per lo sviluppo delle politiche attive del lavoro. È questo
l’obiettivo di un progetto promosso dall’Inapp, insieme all’Anvur, a GEO, e al
centro di ateneo dell’Università Federico II “SiNAPSI”, presentato nel corso di
un webinar “Orientare l'orientamento per un rinnovamento del sistema, una
ricerca sulla domanda emergente dei giovani” a cui ha partecipato tra gli
altri, Sebastiano
Fadda, Presidente dell’Inapp, Patrizio Bianchi,
Ministro Istruzione, Antonio
Uricchio, Presidente Anvur e Pierpaolo Limone, Rettore
delegato alla formazione insegnanti per la CRUI. Il progetto messo a punto dalla
Struttura Inclusione Sociale dell’Inapp intende fotografare l’offerta e la
domanda di orientamento mettendo in luce le strategie di governance ai diversi
livelli istituzionali, per proporre, a seguire, una modellistica innovativa di
strumenti di orientamento che favoriscano lo sviluppo delle competenze per
l’occupabilità (obiettivo connesso anche con il nuovo piano “Garanzia di
Occupabilità dei Lavoratori”) e delle soft skill necessarie per la costruzione
del proprio progetto di vita. “La dispersione scolastica, il crescente aumento
della disoccupazione giovanile e i ricorrenti processi di riallocazione del
lavoro sollecitati dai profondi cambiamenti strutturali sono fenomeni di fronte
ai quali le politiche di orientamento spesso non offrono risposte soddisfacenti.
C’è una molteplicità di soggetti erogatori di servizi di orientamento, una
molteplicità di metodologie e una molteplicità di fruitori di tali servizi che
è necessario trasformare in un sistema organico secondo linee guida basate su
criteri scientifici e di efficienza operativa. Con questa indagine – ha
spiegato il presidente Sebastiano Fadda - l’Inapp vuole contribuire ai processi
di razionalizzazione e di innovazione del sistema di orientamento, come
previsto tra l’altro da una delle missioni del PNRR. L’orientamento rimane una
leva fondamentale sia per agire sul mismatch tra formazione e mercato del lavoro,
sia per costruire un progetto di vita della persona confacente agli scenari
sociali e produttivi in rapida trasformazione. Per questo è necessario
potenziare e rinnovare il sistema di attività offerte dai servizi di
orientamento e placement dell’education”.
L’indagine sul campo si muoverà su due fronti: quello della domanda (in prima
battuta si esplorerà quella della popolazione giovanile) e quello sull’offerta
nelle diverse filiere dell’education e
del lavoro. Con l’incrocio tra domanda e offerta si procederà alla messa a
punto di nuovi modelli/percorsi di orientamento, tarati sia sui contesti
professionali in cui saranno erogati sia sulle professionalità capaci di
promuovere tali azioni, idonee a favorire lo sviluppo delle competenze per
l’occupabilità. Accanto a questo lavoro di ricerca, nel tentativo di favorire
il più possibile un lavoro di e in rete, è prevista un’intensa attività di networking con la
partecipazione di stakeholder di diversi contesti e di diversi territori con la
finalità sia di favorire la messa a punto di percorsi realizzabili nei servizi
territoriali sia di facilitare l’effettiva sostenibilità e utilizzabilità di
tali percorsi nei contesti territoriali coinvolti.
Pietro
Rossi
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