domenica 30 aprile 2023

GIOVANI E LAVORO PER NUTRIRE LA SPERANZA.

I dati sull’occupazione in Italia mettono in luce un fatto assai preoccupante: circa un quarto della popolazione giovanile del nostro Paese non trova lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. Il quadro ci deve interrogare su quanto la nostra società, le nostre istituzioni, le nostre comunità investono per dare prospettive di presente e di futuro ai giovani. 

Essi pagano anche il conto di un modello culturale che non promuove a sufficienza la formazione, fatica ad accompagnarli nei passi decisivi della vita e non riesce a offrire motivi di speranza. Come sottolinea papa Francesco nell’esortazione apostolica Christus vivit: «Il mondo del lavoro è un ambito in cui i giovani sperimentano forme di esclusione ed emarginazione. 

La prima e più grave è la disoccupazione giovanile, che in alcuni Paesi raggiunge livelli esorbitanti. Oltre a renderli poveri, la mancanza di lavoro recide nei giovani la capacità di sognare e di sperare e li priva della possibilità di dare un contributo allo sviluppo della società» (n. 270). Conosciamo molto bene l’impatto sulla vita ordinaria di tale situazione: vengono rimandate le scelte di vita e si rimuove dall’orizzonte futuro la generazione di figli. La crisi demografica in corso nel nostro Paese aggrava la situazione. I giovani diventano sempre più marginali. Le giovani donne conoscono un ulteriore peggioramento delle opportunità lavorative e sociali. Preoccupa anche il numero elevato di giovani che lasciano il Sud, le Isole e le aree interne per cercare fortuna nelle aree metropolitane del Nord Italia o che addirittura abbandonano per sempre la terra di origine. Un’attenzione particolare merita la situazione di precarietà lavorativa che vivono molti giovani: dove scarseggia la domanda di lavoro i giovani sono sottopagati, vedono frustrate le loro capacità e competenze e perciò interpellano la coscienza dei credenti in tutti gli ambiti lavorativi e professionali. Si avverte la fatica di far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro, per cui molte professionalità non trovano accoglienza nei giovani. Desta preoccupazione anche il tasso dei giovani che non studiano né lavorano (NEET), quelli che finiscono nelle reti della criminalità, del gioco d’azzardo, del lavoro nero e sfruttato, del mondo della droga e dell’alcolismo. Papa Francesco, in relazione al tema dei giovani, ha più volte parlato di un’«unzione», di un dono di grazia, manifestazione dell’intrinseca dignità della persona, fonte e strumento di gratuità. Senza il lavoro non viene infatti a mancare solamente una fonte di reddito - peraltro importantissima - ma i giovani disoccupati «crescono senza dignità, perché non sono “unti” dal lavoro che è quello che dà la dignità» (Visita pastorale a Genova, Incontro con il mondo del lavoro, 27 maggio 2017). Per porre rimedio a questa crisi epocale, nello spirito del Cammino sinodale, desideriamo condividere percorsi di vera dignità con tutti. Vorremmo che le comunità cristiane fossero sempre più luoghi di incontro e di ascolto, soprattutto dei giovani e delle loro aspirazioni, dei loro sogni, come anche delle difficoltà che essi si trovano ad affrontare. Ci impegniamo a condividere la bellezza e la fatica del lavoro, la gioia di poterci prendere davvero cura gli uni degli altri, la fatica dei momenti in cui gli ostacoli rischiano di far perdere la speranza, i legami profondi di chi collabora al bene in uno sforzo comune. Sollecitiamo la politica nazionale e territoriale a favorire l’occupazione giovanile e facciamo sì che il rapporto scuola-lavoro, garantito nella sua sicurezza, aiuti a frenare l’esodo e lo spopolamento, soprattutto nei territori con maggiore tasso di disoccupazione. Su questo cammino ci mettiamo in dialogo e in ascolto di quelle esperienze cariche di novità e di speranza, come Economy of Francesco, il Progetto Policoro, le cooperative sociali, le Fondazioni di Comunità, le buone pratiche in campo economico, lavorativo e di microcredito, che sono state censite anche in occasione dell’ultima Settimana Sociale di Taranto. Ascoltare questi giovani ci aiuta ad incontrarli, assieme a tanti altri che hanno sicuramente molto da dire, ai quali ci offriamo come compagni di viaggio. Vogliamo trovare il modo ed il tempo per sognare il loro stesso sogno di un’economia di pace e non di guerra; un’economia che si prende cura del creato, a servizio della persona, della famiglia e della vita; un’economia che sa prendersi cura di tutti e non lascia indietro nessuno. Desideriamo un’economia custode delle culture e delle tradizioni dei popoli, di tutte le specie viventi e delle risorse naturali della Terra, «un’economia che combatte la miseria in tutte le sue forme, riduce le diseguaglianze e sa dire, con Gesù e con Francesco, “beati i poveri”» (Patto tra il Papa e i giovani di Economy of Francesco, Assisi 24 settembre 2022). Oggi siamo chiamati a condividere passi e contributi di tanti, perché questa «economia di Vangelo» non rimanga solamente un sogno. Prendiamo sul serio le aspirazioni dei giovani, le loro critiche all’esistente ed i loro progetti di futuro. Portiamo il nostro contributo ovunque si disegnino e si realizzino le politiche del lavoro, le contrattazioni collettive ed aziendali, le molteplici forme dell’imprenditorialità e della finanza. Una nuova visione dell’economia attenta al grido dei poveri e della Terra, dei giovani che rischiano di essere «impoveriti» del loro futuro, trovi spazio nel mondo culturale ed accademico, e alimenti le prospettive della politica a tutti i livelli. Valorizziamo anche i beni della Chiesa con lo scopo di favorire opportunità lavorative per i giovani nella logica dell’ecologia integrale di Laudato sì. Scommettiamo sulla capacità di futuro dei giovani. Abbiamo bisogno dell’alleanza tra l’economia, la finanza, la politica, la cultura per costruire reti di accompagnamento per i giovani. Questi germogli saranno i segni sicuri di una nuova primavera fatta di relazioni buone tra le persone, di famiglie capaci di aprirsi alla vita con coraggiosa speranza, di una società della solidarietà e della cura reciproca. Siamo certi che l’azione dello Spirito sta suscitando nel mondo germogli di novità grazie anche alle future generazioni. Si sta già realizzando sotto i nostri occhi la profezia di Gioele: «Diventeranno profeti i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3,1).

*MESSAGGIO DEI VESCOVI PER LA FESTA DEI LAVORATORI 1° MAGGIO 2023.

 

martedì 25 aprile 2023

TASSO DI OCCUPAZIONE RECORD PER I PERCORSI IeFP, A 3 ANNI DAL TITOLO DI STUDIO LAVORA IL 71% DEI DIPLOMATI E IL 68% DEI QUALIFICATI

ROMA – Nell’attesa di sapere come sarà strutturato il “liceo del made in Italy” continua la crescita del numero di occupati tra coloro che hanno conseguito un titolo di studio nei percorsi di IeFP (Istruzione e formazione professionale) e tocca livelli mai raggiunti prima. A tre anni dal conseguimento del titolo, infatti, risulta occupato il 67,7% dei qualificati e il 71,5% dei diplomati. È quanto emerge dalla Quarta indagine sugli esiti dei percorsi di IFTS e IeFP che analizza, in particolare, la situazione dei giovani usciti dalla IeFP (qualificati e diplomati) alla fine di gennaio 2020, a 3 anni di distanza dal conseguimento del titolo. I risultati dell’indagine sono stati anticipati oggi dall’Inapp (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche) nel corso di un seminario.  

“Si tratta di un ulteriore passo in avanti rispetto ai già considerevoli valori registrati due anni prima, rispettivamente del 62,2% e 69,2% - ha affermato il professor Sebastiano Fadda, presidente dell’Inapp – Da questo punto di vista, i percorsi dell’IeFP rappresentano probabilmente il luogo di incontro più promettente tra mondo della formazione e mondo del lavoro. Lo dimostrano anche i dati sul livello di coerenza tra lavoro svolto e iter formativo e quelli sul grado di soddisfazione degli stessi occupati”. Ma gli effetti dei percorsi IeFP non si fermano qui. Anche tra i non occupati, si registra comunque un effetto “occupabilità”: la quota di inattivi tra quanti hanno conseguito un titolo di studio è davvero residuale, non supera l’1%. In altre parole, se non si è occupati si è comunque attivi. È così per il 28% dei diplomati: con il 14% in cerca di lavoro, l’8,7% in formazione e il 5,3% impegnato in altre attività. Ed è così anche per i qualificati: con il 9% di giovani che sono in formazione, il 4% impegnato a vario titolo (stage, servizio civile, ecc.) e il 3,4% in cerca del primo impiego. 

Molto interessante anche il dato relativo agli stranieri diplomati, che supera il 77% degli occupati; due punti percentuali in più il valore dei disoccupati rispetto alla media nazionale e 1,8 punti in meno il dato sui giovani in formazione (6,9% contro 8,7% del totale). Il dato sugli inattivi e sugli impegnati a vario titolo risulta praticamente pari a zero. L’indagine ha analizzato anche gli strumenti attraverso i quali i giovani hanno trovato lavoro. Il canale principale è costituito dal contatto con il datore di lavoro su iniziativa personale, che ha riguardato il 46% dei qualificati e 52,2% dei diplomati occupati. Il secondo strumento è stato la segnalazione in azienda da parte di familiari e conoscenti (34% per i qualificati e 38% per i diplomati). Va segnalato che per gli stranieri la dimensione prevalente è sempre quella del rapporto diretto con l’impresa o con l’istituzione formativa. Dal punto di vista del tipo di rapporto di lavoro, per i qualificati si divide equamente fra tempo determinato e tempo indeterminato (con quest’ultimo rappresentato per oltre la metà da contratti di apprendistato), con un 5,5% di lavoro autonomo e una quota di parasubordinato del 5%. Per i diplomati la quota di contratti a tempo indeterminato raggiunge il 64,5% (anche in questo caso oltre la metà di questi è riconducibile all'apprendistato) a fronte di un 27% di tempo determinato, di un 7,3% di autonomo e di una piccola quota di parasubordinato.   Nell’ambito del tempo determinato, sia per i qualificati che per i diplomati, il contratto standard costituisce poco meno dell’84% del totale, il lavoro stagionale poco meno del 14%, con quote residuali di lavoro intermittente e accessorio.    “Nell’insieme, i dati che emergono dall’indagine – ha sottolineato Fadda - evidenziano una sostanziale continuità e dinamicità del sistema, pur con importanti differenze territoriali. Tutto sommato, neppure la pandemia ha inciso molto sullo stato occupazionale, almeno per i giovani qualificati, che nel 2020 perdono “solo” 6,2 punti percentuali, con un 5,1% in cassa integrazione, ma che per il resto non subiscono modifiche sostanziali. Sullo sviluppo del sistema degli IeFP, che favorisce un ottimale incontro tra domanda/offerta di competenze professionali, si concentrano le attese delle associazioni imprenditoriali, in particolare quelle di specifici settori produttivi, ma anche le prospettive di lavoro dei giovani, in un quadro in cui la disoccupazione si mantiene su valori allarmanti. Sarà fondamentale, dunque, allineare tempestivamente l’offerta formativa con i fabbisogni espressi dal tessuto imprenditoriale e saper orientare la partecipazione degli utenti verso le figure professionali espresse. A questo fine è necessario un forte impegno per migliorare i meccanismi di raccordo tra analisi della evoluzione dei fabbisogni professionali, progettazione dei percorsi formativi e servizi di orientamento”.

 

sabato 8 aprile 2023

Nasce il Master in Management, Governance e Politiche della Pubblica Amministrazione.

CASERTA - Si amplia l’offerta formativa e didattica del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, che ha sede a Caserta. Nasce il Master in Management, Governance e Politiche della Pubblica Amministrazione – MGPPA, un nuovo percorso di perfezionamento che si propone la formazione di “esperti” in Public Administration, con una competenza multidisciplinare di carattere giuridico, economico, sociologico e politologico. Esperti in grado di muoversi agevolmente nell’ambito di un sistema in continua evoluzione, proponendosi come interpreti dei temi e dei problemi delle pubbliche amministrazioni in chiave multidisciplinare e di comparazione nel contesto del diritto nazionale, comunitario e internazionale. A dirigere il Master sarà Tommaso Ventre, docente di Governance dei Tributi Locali e Fiscalità degli Enti Locali, su indicazione del direttore del dipartimento di Scienze Politiche, Francesco Eriberto d’Ippolito, che ha fortemente voluto l’attivazione di un nuovo master così da arricchire ulteriormente il portafoglio di opportunità di crescita e formazione da destinare al territorio di Terra di Lavoro e dell’intera Campania.  Formare elevate professionalità nel settore pubblico, rafforzare le competenze di quanti esercitano o intendono esercitare attività professionali e di consulenza per le pubbliche amministrazioni, favorire la formazione e garantire l’aggiornamento del personale delle pubbliche amministrazioni, offrire strumenti adeguati per la partecipazione a concorsi pubblici e per le progressioni di carriera, questi gli obiettivi formativi del MGPPA. Il corso sarà svolto in modalità week-end il venerdì, l'intera giornata, ed il sabato, mezza giornata, complessivamente 12 ore di lezione per 19 settimane. La metà delle lezioni sarà svolta online per favorire la partecipazione degli studenti fuori sede e per mettere in pratica le moderne tecnologie informatiche. Saranno, inoltre, programmati stage e percorsi individuali presso aziende ed enti per sviluppare processi di applicazione delle nozioni acquisiti. “Il Master MGPPA nasce per dare valore al futuro di giovani, dipendenti della pa e professionisti, e favorire la crescita del nostro Paese è indirizzato a laureati in discipline economiche, giuridiche, manageriali e delle altre scienze politiche e sociali, orientati verso percorsi professionali nella P.A., con particolare riguardo agli Enti Locali. I diplomati del Master potranno inserirsi nelle amministrazioni pubbliche, centrali e territoriali dello Stato (Comuni, Province, Regioni) e nelle agenzie che svolgono funzioni delegate (di controllo o di gestione di politiche settoriali)”, spiega il direttore del master, Ventre. “Il master, diretto da nostro docente Tommaso Ventre, intende costruire o affinare competenze differenziate per favorire percorsi professionali all’interno delle pubbliche amministrazioni, specie locali, e consentire ai partecipanti di governare le dinamiche giuridiche, economiche e sociali che caratterizzano gli Enti e le organizzazioni esterne, che partecipano a vario titolo alla produzione dei servizi e alle politiche di gestione”, dichiara il direttore del dipartimento di Scienze Politiche, d’Ippolito.
Pietro Rossi

venerdì 7 aprile 2023

CONVEGNO SULLE CRITICITA’ E LE POTENZIALITA’ DELLE NUOVE GENERAZIONI.

Confronto sulle criticità e le potenzialità delle nuove generazioni se ne parlerà Sabato 22 Aprile 2023 alle ore 15.00 presso l’Istituto Universitario Carolina Albasio in Via Luigi Pomini 9 a Castellanza (VA) in un Convegno organizzato da Polo Universitario Metis, Fondazione Onlus nata dalla collaborazione tra istituti universitari (Carolina Albasio e IUSDA), centri di ricerca, imprese e mondo della certificazione, attraverso il minimo comune denominatore dell’innovazione e della ricerca, con la mission di facilitare l’incontro e lo scambio tra la dimensione accademica e quella lavorativa per la crescita individuale e collettiva attraverso l’attività didattica, la ricerca e sviluppo, l’innovazione tecnologica e la progettazione nazionale ed internazionale, con i  Patrocini del Comune di Castellanza ed ASITOR Associazione Italiana Orientatori. Questo il Programma dei lavori:

15.00 Apertura dei lavori e moderatore Marco Claudio Colombo - Presidente Polo Universitario Metis

15.10 Generare realtà presenti e future di ben-essere sostenibile: un obiettivo in comune Davide Tarlazzi - Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione, Biblioteca del Comune di Castellanza, esperto di processi formativi

15.30 Chi sono? Supporto all’esplorazione e alla costruzione dell’identità della realtà interna ed esterna a sé Mariagrazia Banfi - Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento analitico transazionale

15.50 In formazione: salti quantici generazionali, una sfida da vincere Eliza Ungaro – Docente discipline Demoetnoantropologiche presso l’Istituto Universitario C. Albasio

16.10 Fotografia del mondo del lavoro giovanile. Attori a confronto: aspettative ed evoluzioni Luca Pagliotta – Docente discipline Economiche presso l’Istituto Universitario C. Albasio

16.30 Anime colorate alla ricerca di forma in un presente e futuro incerto Massimo Ravasi - Vice Presidente ASITOR Associazione Italiana Orientatori, Coach, Formatore, Consulente di Carriera

16.50 Allenarsi ad essere attraverso il fare Mauro Martini - Executive Managing Director SEIM Srl, Presidente S.M. Kolbe Associazione Sportivo-Educativa di Legnano

17.10 Conclusioni - Domande&Risposte

17.30 Saluto finale Prof. Antonio Colombo – Rettore Istituto Universitario Carolina Albasio

Per la partecipazione in presenza contattare: segreteria@albasio.eu Il link per il collegamento in streaming verrà rilasciato in prossimità dell'evento e pubblicato sui siti e i canali social di Albasio e IUSDA

Pietro Rossi

 

 

martedì 4 aprile 2023

TAVOLA ROTONDA DELL'ASITOR SULL’ORIENTAMENTO LUNGO L’ARCO DELLA VITA

ROMA - Venerdì 31 marzo si è svolto presso, Città dell'altra Economia a Roma, l'annuale assemblea dei soci ASITOR (Associazione Italiana Orientatori). Dopo i saluti di rito da parte della Presidente Tommasa Cicero si è passati alla lettura e approvazione del bilancio generale dell'associazione. La Presidente ha poi illustrato  agli associati, presenti in sala e a quelli collegati online da tutta Italia, il programma delle attività formative per l'orientamento poste in essere da ASITOR. L'evento poi, dopo una breve pausa, e continuato su diversi temi  legati all'orientamento e


alla figura dell'orientatore e all'aggiornamento della sua professione alla luce di diversi cambiamenti legati anche al post COVID. I temi trattati durante la Tavola Rotonda sul tema "Orientamento lungo l'arco della vita" , condotta da Gabriella Glorioso e Amanda Coccetti Veccia, hanno dato  priorità all’Orientamento Scolastico alla luce del PNRR Missione 4 Componente 1 e l'Orientamento Professionale alla luce del PNRR Missione 5 componente 1 (Progetto GOL).  


Sono intervenuti il Prof. Diego Boerchi dell’Università Sacro Cuore  - coinvolta nel progetto PNRR M4C1, il Prof. Marcello Salmeri Coordinatore del CdL in Ingegneria Elettronica dell’Università di Tor Vergata,  Delegato per l’Orientamento e il Tutorato di Ingegneria, coinvolto nel progetto PNRR M4C1, il Prof.ssa Anna Loscalzo Referente Orientamento in Uscita ITT Enrico Fermi di Frascati coinvolta nel progetto PNRR M4C1, la Dott.ssa Maria Grazia Di Cerbo, Senior Case Manager, APL Maximus, la Dott.ssa Maria Diaco, Consulente di Orientamento,


coinvolta nel progetto PNRR M5C1 -GOL e i rappresentanti Laziali dei  CPI. La tavola rotonda tenuta dall’ASITOR a Roma è stata un interessante confronto tra consulenti dell’orientamento, docenti, formatori rispetto all’orientamento lungo tutto il corso della vita, riconosciuto come diritto permanente di ogni persona, che si esercita in forme e modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni.

Pietro Rossi